Solare termico
Gli impianti solari termici sfruttano l'energia solare per produrre acqua calda sanitaria e per integrare l'impianto di riscaldamento. Esistono due tipi principali di impianto: a circolazione naturale, esclusivamente per produrre acqua calda sanitaria, e a circolazione forzata.
Impianti per la produzione di acqua calda sanitaria a circolazione naturale
Gli impianti a circolazione naturale sono impianti monoblocco costituiti cioè da uno o più pannelli solari e da un serbatoio di accumulo posto in posizione alta rispetto ad essi, il tutto montato sullo stesso telaio.
Il fluido solare contenuto nel pannello si scalda tramite la radiazione solare e per circolazione naturale passa nel serbatoio di accumulo sovrastante in cui è contenuta l’acqua sanitaria da riscaldare.
Sono impianti semplici da installare e poco costosi, ma la necessità di dover posizionare il serbatoio di accumulo in posizione alta rispetto ai pannelli, li rende pesanti e esteticamente ingombranti.
Impianti per la produzione di acqua calda sanitaria a circolazione forzata
Negli impianti a circolazione forzata, a differenza dei precedenti, il serbatoio di accumulo viene posto a distanza rispetto ai pannelli (cantina, garage, vano tecnico) e la circolazione del fluido solare avviene non più per circolazione naturale ma tramite una pompa comandata da una centralina.
In questo modo si ha il vantaggio di non avere il serbatoio sul tetto diminuendo il carico statico e l’impatto estetico. In più il rendimento è maggiore rispetto a quelli a circolazione naturale a discapito però, di un maggior costo d’impianto.
Integrazione al solare termico
L’energia solare non è costante durante l’anno quindi, in inverno, occorre integrarla con l’ausilio di una caldaia a gas o a biomassa (legna, pellet), o pompa di calore. Specifiche valvole meccaniche o elettroniche permettono il passaggio da solare a gas in maniera automatica a seconda della temperatura dei pannelli solari.
Per l'integrazione del riscaldamento in inverno è importante il dimensionamento di tutto l'impianto che deve essere necessariamente a bassa temperatura (impianto radiante) e si otterrà comunque un contributo dall'energia del sole circa del 30% al massimo. Quindi bisogna valutare attentamente i rapporto tra costo dell'impianto e risparmio energetico ottenibile.
Lo stato eroga incentivi fino al 65 % per l'installazione di pannelli solari.
La manutenzione di un impianto solare consiste nel controllare periodicamente (almeno una volta l'anno) la qualità del fluido primario che circola nei pannelli, il quale, perdendo le sue proprietà chimiche, può corrodere il circuito interno del pannello danneggiandolo irreparabilmente dopo qualche anno.